lunedì 14 febbraio 2011

Post scriptum ... (sempre sull'opportunità di fare Consiglio Comunale il pomeriggio di un giorno feriale)

Non ho ritenuto opportuno svelare subito, nei due precedenti miei post sull'argomento, quella che era la mia intenzione di seguito illustrata, onde evitare che la cosa potesse essere in qualche modo strumentalizzata.

Ora, però, ritengo altresì opportuno dichiarare quanto segue un attimo prima di recarmi al "famigerato" Consiglio Comunale "di S. Valentino" che, per una (per me) del tutto incomprensibile e probabilmente ingiustificato motivo, il nostro Sindaco Mario Anzil "&C." hanno deciso di convocare alle ore 14 di un giorno feriale e, quindi, in pieno orario di lavoro (con "danno" economico per le aziende o attività per cui non potremo produrre in quelle ore e per il contribuente di Rivignano che "paga" i nostri permessi necessari per assentarci dal lavoro (quando di solito, facendo Consiglio di sera, "costiamo" il solo gettone di presenza).

Ecco: sarà pure solo una questione simbolica ma io, in coscienza, per poter partecipare al Consiglio Comunale di Rivignano di lunedì 14 febbraio 2011 alle ore 14 (a cui ovviamente non voglio mancare per rispettare l'impegno che mi sono assunto su concessione di chi mi ha onorato a rappresentarlo con la sua preferenza ma anche di tutti gli altri rivignanesi)  chiederò alla mia azienda di volermi concedere mezza giornata delle mie ferie (anche verso l'azienda per cui lavoro mi sono assunto un impegno e delle responsabilità che devo onorare) e, pertanto, non intendo chiedere il permesso che la Legge mi permetterebbe di chiedere in qualità di Consigliere Comunale per giustificare questa assenza dal lavoro (e se non ricordo male potrei addirittura chiedere l'intera giornata) perchè non ritengo giusto e giustificabile determinare questo costo a carico dei concittadini rivignanesi.

Altresì sento la necessità di esprimere che considero un gesto arrogante e dispregiativo del buon senso, dell'opportunità e anche del diritto dei concittadini a poter partecipare (ma se sono a lavorare non lo possono fare), in questo momento economico così difficile per tutti, il fatto di indire Consigli Comunali in orari lavorativi, così comportando un "danno" (in valore assoluto non rilevante ma del tutto riprovevole in via di principio) alle aziende o attività per cui i Consiglieri lavorano (perchè non produrremo) e al nostro Comune (perchè i rivignanesi con le loro tasse pagheranno anche i permessi per le nostre assenze dal lavoro per la doverosa partecipazione a questi Consigli).

1 commento:

  1. Condivido la tua idea e la tua scelta. I cittadini sono stati penalizzati due volte! Mi auguro tu non sia stato l'unico a lamentarsi.
    Mandi Marco.

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