giovedì 31 marzo 2011

Ma c'è davvero una (necessaria!) regia nell'attività dell'Amministrazone di Rivignano?

Sarà pure un giudizio di parte, il mio, ma francamente la risposta è che sembra proprio di no. O, almeno, di regia amministrativa a Rivignano ce n'è davvero poca, direi.
Troppe le situazioni, in questi due anni, che sembrano più frutto di una certa improvvisazione piuttosto che di una vera strategia, programmazione ed obiettivi ben definiti. Certo, sono il primo a dire che non è tutta colpa "loro", vista la situaizone generale in cui ci troviamo; però ci stanno mettendo molto del loro per sollevare evidenti perplessità e dubbi.

Vi racconto l'ultima (che io conosco).
Lo scorso sabato 19 marzo a mio parere, infatti, abbiamo assistito ad una ulteriore testimonianza di come alcuni degli attuali amministratori di Rivignano si dimostrano sempre più ... "battitori liberi". Mi chiedo cosa ne pensano i loro colleghi (è poi tanto sbagliata l'impressione che alcuni altri assessori e consiglieri di Maggioranza "subiscono" non proprio soddisfatti queste situazioni?). E mi chiedo pure se questi davvero condividono questo andazzo dell'amministrazione Anzil.

I donatori di sangue di Rivignano per quel giorno avevano con molto anticipo già richiesto ed ottenuto l'autorizzazione, regolarmente firmata dal Sindaco Anzil, per l'uso della sala consiliare comunale (e la possibilità di attaccarsi alla rete elettrica) fin dal primo mattino (quindi con qualcuno autorizzato del Comune che andasse ad aprire la sala e ad attaccare una spina elettrica verso le ore 07.30 circa); la sala serviva ad ospitare un paio di tavoli e sedie per poter fare gli adempimenti burocratici relativi alle donazioni di sangue che si sarebbero fatti sull'autoemoteca presente per l'occasione e parcheggiata proprio in parte alla stessa sala. In concreto occorreva poco più dello spazio dell'ingresso della sala, più che altro per avere un luogo chiuso (era ancora piuttosto freddino).
Anche la volta precedente, nonostante l'autorizzazione ottenuta, nessuno si presentò ad aprire con conseguente ritardo nelle attività di donazione; questa volta, invece, almeno l'apertura e la corrente elettrica sono state messe a disposizione puntualmente ma ... la sorpresina non è mancata neppure stavolta!

All'interno della sala hanno trovato tutte le sedie spostate per lasciare lo spazio libero ed una bella e grande tavolata ben preparata (in modo "da ristorante", per capirci) per, evidentemente, ospitare un rinfresco o qualcosa di simile.
I nostri amici donatori hanno subito "intuito" che non era certo stato preparato in loro onore, ed è sorto subito il dubbio che ci potese essere qualche problemino; si sono comunque sistemati in un angolo recuperando un paio di tavoli e di sedie ed hanno iniziato il loro "lavoro" per le donazioni.
Dopo un po' ha cominciato il via vai di persone, tutti ben "in tiro" (Protezione Civile, rappresentanze delle Forze dell'Ordine, "simpatizanti") e anche l'Assessore Pertoldeo che apparentemente sorpreso (ma qualcuno dubita che lo fosse) ha incominciato a spiegare che c'era stato un "qui pro quo", che non si erano capiti sugli orari e che la sala quella mattina era necessaria per una non meglio (al momento) definita manifestazione. Ma i donatori han fatto vedere l'autorizzazione ottenuta ben in anticipo dal Sindaco; e poi han fatto vedere anche che nella domanda erano ben precisati gli orari (tutta la mattinata).
Per quieto vivere (e per buon senso) i donatori si sono fatti da parte ed hanno chiesto e ottenuto ospitalità da Don Paolo nel vicino Ricreatorio.

Non ci si può più fidare neppure degli impegni già presi dal Sindaco? Possibile che la "mano destra" della nostra Amministrazione non sappia quali sono gli impegni già assunti dalla "mano sinistra" e ci si passa sopra così, senza neppure avvisare e cercare una soluzione (e questo dimostra anche una certa arroganza)? E' o non è questa improvvisazione? Perchè se non è improvvisazione allora è prepotenza.

Ma cos'era la manifestazione di quella mattina?

( http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2011/03/22/NZ_34_229542.html )


 Letto? Ebbene si: ben pochi lo sapevano ma il Presidente della Camera, che quel giorno doveva essere ospite di tolmezzo e della Carnia, avrebbe dovuto passare per Rivignano ... forse ... oppure no? "...si era sperato...".
Mah!
Preciso subito, a scanso di equivoci, che indipendentemente da tutto dico che poteva essere una buona idea quella di rappresentare l'anniversario dell'unità d'Italia attraverso la cultura della cucina. Tuttavia mi pare che la cosa sia stata decisamente improvvisata.
Ammesso e non concesso che la mia impresisone sia vera, a questo punto sorge spontanea la domanda: a che pro tutto questo?

Non so cosa ne pensiate voi, ma a mio modesto avviso il tenore dell'articolo (che ormai, visto le precedenti corrispondenze da Rivignano dell'autore, non soprende più neppure un po') palesa fin troppo bene lo scopo ultimo: ancora una volta solo ed esclusivamente "autopromozione" di alcuni nostri Assessori comunali "iperattivi" e "battitori liberi" (ma il sindaco Anzil li ha davvero sotto controllo?) che stanno "marcando" il "territorio politico (partitico)" di Rivignano in vista, chiaramente, delle prossime scadenze elettorali.
Cosa più che lecita, ovviamente. Ma, per favore: un po' di stile!
"...la promozione della gastronomia locale a Rivignano ha fatto centro. Accogliendo il parere favorevole anche dal Presidente della Camera..."; "...tanto che a Rivignano si era sperato in un suo passaggio prima dell'arrivo in Carnia"; "...il Presidente ha avuto modo di vedere il volantino della manifestazione alla quale ha rivolto i suoi più sinceri complimenti", ipse dixit (Paolo Ciani ... ma davvero un politico così esperto può aver rilasciato tali dichiarazioni?!?).
Ma...avrebbe visto (Fini) il volantino e gli ha dato il parere favorevole e gli ha fatto i complimenti?!? Ma dove siamo arrivati?!? Esiste ancora un minimo di decenza giornalistica nella raccolta e nel riportare le notizie?!?

Vi dico subito che mi avrebbe fatto sinceramente piacere che il Presidente della Camera fosse passato per Rivignano (secondo me sarebbe stato comunque un onore ospitare seppur solo di passaggio la terza carica dello Stato).
Ma qui i casi sono evidentemente due: o stiamo parlando di un clamoroso (patetico) "millantato credito" (e quindi malafede) finalizzato, da parte di qualche nostro amministratore, a "farsi bello" politicamente oppure, altrettanto grave, di un clamoroso caso di assoluta e totale ingenuità degli stessi (era già da diversi giorni che l'itinerario del Presidente Fini era già stato deciso dal cerimoniale, dal servizio di scorta e dalla Questura di Udine! E si sa bene, Paolo Ciani in primis, che è quasi impossibile cambiare questo tipo di programmi di queste autorità.).

Ma l'attuale Amministrazione di Rivignano è in mano (anche) a persone così.
 
God save the Queen ... e s'al vanze timp ančhe Rivignan!

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