mercoledì 23 marzo 2011

Progetto "Life" di Rivignano: iniziati i lavori del "vivaio" - (vedasi il P.S. in fondo)

Nel mio post del 25 gennaio "Come sta il progetto Life di Rivignano?" vi ho raccontato che ... non avevo notizie!
Nel frattempo siamo venuti a conoscenza che i lavori sono iniziati.

Grazie al solito (nel senso che quando c'è da fare autopromozione...) articolo del Messaggero Veneto, infatti, ( ->; Link: "Parco dello Stella: 18 mila piante nel vivaio" - Messaggero Veneto del 12 marzo 2011, Zamarian V. ) il nostro "caro" (è proprio il caso di dirlo?) Assessore Massimo Tonizzo per il "modico" costo di 38 mila Euro, che da quel che si legge sono in parte coperti da contributi ma in parte sono di "tasca nostra", sta facendo preparare il "vivaio" per le piante del Parco.

Una prima osservazione: io personalmente faccio pure un po' di confusione tra "Parco dello Stella" e "Progetto Life"; non ho capito quanto le due cose si sovrappongono e quanto invece devono (dovrebbero) rimanere ben distinte in quanto destinatarie di provvedimenti amministrativi e contributi diversi. E nella cosa pubblica quando c'è questa "confusione", non so perchè ma l'istinto mi dice di preoccuparmi perchè in mezzo a queste pieghe ... ci può stare di tutto e di più, se non si controlla bene l'operato. Probabilmente (e non mi vergogno affatto di dirlo) non sono ancora sufficientemente informato su queste questioni e vedrò di farmi aiutare, anche dai nostri amministratori stessi, a capire meglio per comprendere ... o per denunciare (all'opinione pubblica rivignanese, intendo dire) se rileverò cose che in coscenza e buona fede riterrò dubbie o discutibili.

A gennaio avevo avanzato dei dubbi sull'idonea collocazione del nascente vivaio per via delle ricorrenti esondazioni del fiume Stella, tipiche di quella parte del territorio comunale.
Non ero informato che era previsto un riporto di terra per rialzare il terreno (e te credo che così poi la cosa costa!); per correttezza oggi evidenzio che tali lavori sono iniziati alcuni giorni fa con il riporto di terra e poi con la spianatura della stessa.
(Giorni a cavallo tra il 7 e 11 marzo: riporti di terra)

(Giorni precedenti le piogge del 16 e 17 marzo: lavori di stesura della terra riportata)
Ciò nonostante, però, nei giorni seguenti sapete che abbiamo avuto una giornata abbondante di pioggia a tratti anche intensa, come potete vedere nelle immagini seguenti.

(16 marzo sera: pioggia persistente dopo ore di precipitazioni)
Il risultato finale è che la solita area di Ariis è finita sotto l'acqua dello Stella esondato e, nonostante il riporto per rialzare il piano di terra del vivaio, il risultato è questo che vedete nelle foto seguenti.
(Mattino del 17 marzo: il nascente vivaio Life dopo 24 ore di forte pioggia)

(Mattino del 17 marzo: il vivaio Life dopo 24 ore di forte pioggia)
I lavori è vero che non sono ancora terminati, ma sta di fatto che è solo per pochissimi centimetri (anche se nell'ora delle foto il livello raggiunto dall'acqua era già calato rispetto al suo massimo di alcune ore prima) che non era di nuovo tutto sommerso dall'acqua; e il terreno, sistemato solo da pochissimi giorni, non era certo già consolidato, per cui presumo calerà ancora di qualcosa assestandosi.

Mi chiedo ancora se si sia valutato davvero bene l'idoneità del sito e, una volta scelto, se si sia valutato molto bene anche gli interventi necessari per predisporlo adeguatamente onde non buttare al vento il costo di acquisizione del terreno (non ce lo hanno regalato) e i lavori eseguiti e che si eseguiranno per predisporre il vivaio e per la messa a dimora delle piante da far crescere in previsione della loro successiva piantumazione in tutta l'area "Life".
E siamo sicuri che andrà davvero bene una tale condizione per le piante che devono essere insediate? Io non ho competenze per saperlo; spero che chi gestisce queste risorse pubbliche prima lo abbia chiesto e verificato tramite chi di dovere, e non fatto scelte per mera "convenienza".

Se tutto ciò è stato preventivamente verificato e programmato, molto bene! Bravi.
Altrimenti, il rischio di aver buttato inutilmente dei soldi pubblici o di doverne spendere ancora per correggere gli errori non è che potrebbe essere elevato?

P.S.
E di sicuro il nostro Assessore Tonizzo e l'Amministrazione non potranno di certo dire che non potevano sapere che l'area del vivaio Life fosse così a rischio esondazione e, quindi, forse non del tutto idonea: lo sapevano eccome, lo hanno pure dichiarato e discusso. Leggete a proposito la "...accurata analisi effettuata dall'Assessore Massimo Tonizzo..." ( -> Link articolo Messaggero Veneto ) (ma quindi è lui l'esperto a cui il Comune ha fatto fare tutte queste valutazioni?!?).

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