martedì 18 giugno 2013

Il Tenèlo Clùb Rivignano (calcio femminile) costretto suo malgrado a "chiudere i battenti"


Martedì 18 sera durante una riunione convocata sul campo sportivo di Rivignano ha deciso di chiudere i battenti il Tenèlo Clùb Rivignano, storica e gloriosa squadra di calcio femminile della Bassa Friulana. Ha annunciato questa recentissima decisione del Consiglio direttivo societario il presidente del sodalizio, Comuzzi Sergio, alla presenza delle atlete e dei dirigenti convocati per l'occasione.
Nata nei lontani primissimi anni Settanta per iniziativa di alcune atlete e dirigenti rivignanesi, veri pionieri del cosiddetto "calcio in gonnella" che allora ebbero il coragigo e la cocciutaggine di resistere a tutti i retaggi culturali che ostacolarono ancora per lunghi anni in tutti i modi queste iniziative, durante un lungo percorso durato quarant'anni il Tenèlo clùb Rivignano (già Polisportiva Femminile Rivignano) nel 2013 deve suo malgrado arrendersi.
Assenza di ricambio generazionale di dirigenti e atlete (quest'anno ridotte numericamente al lumicino anche perchè in questa squadra si è sempre portato avanti la politica della passione e non quella mercenaria molto diffusa nel calcio seppur dilettantistico, anche in quello femminile) unite alla crescente difficoltò di questi ultimi anni nel reperire le risorse economiche necessarie a portare avanti l'attività (dalle origini fatta "in economia" ma pur sempre con costi importanti in rapporto alle possibilità del territorio), nonostante i tentativi di trovare soluzioni alternative esperiti durante quest'ultimo anno hanno determinato l'impossibilità di continuare l'attività.

In questo modo chiude i battenti definitivamente una gloriosa squadra di calcio femminile che ancora oggi (per pochi giorni) è tra le tre o quattro squadre in costanza di attività più anziane d'Italia e che negli anni Novanta per diversi anni ha calcato i prestigiosi campionati nazionali prima di serie B e poi di serie A2 vedendola impegnata a giocare contro realtà cittadine molto più grandi e a portare il nome di Rivignano e del Friuli V.G. in tutta Italia (trasferte in Sicilia, Sardegna e tutto il Nord-Italia)

Evidente la tristezza del Presidente Comuzzi e dei dirigenti per la sofferta ma inevitabile decisione; altrettanto evidente lo smarrimento delle atlete che pur consapevoli delle forti difficoltà forse non si attendevano questo epilogo per esse così improvviso.
E' un pezzo di storia sportiva di Rivignano che se ne và; ma, seppur nel suo piccolo, è anche un pezzo di storia sportiva regionale e nazionale che si conclude. Nella speranza che almeno qualcuno onori questa triste scelta con un saluto tutto sommato meritato per quanto fatto in questi quarant'anni.

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