mercoledì 9 febbraio 2011

Come contribuire a sprecare risorse pubbliche e a limitare la faticosa ripresa

La situazione economica europea ed in particolare italiana faticano a riprendersi da un difficile periodo di crisi. Tutti gli sforzi sono incentrati a trovare delle possibili soluzioni per risollevarci almeno un po’ da questa situazione che se non è allarmante è quantomeno molto preoccupante.
Diminuiscono i trasferimenti finanziari dallo Stato alle Regioni e quindi dalle Regioni ai nostri Comuni; Rivignano (anche l’Unione Rivignano-Pocenia-Teor) non fa eccezione e si trova a dover fare i conti con un Bilancio molto difficile da far quadrare.
Confindustria, Confcommercio, Confartigianato e gli altri spingono da tempo le istituzioni pubbliche e politiche per trovare quelle soluzioni che permettano un recupero di produttività che ci permetta di risollevare almeno un po’ l’economia nazionale; su questo stesso tema anche nelle forze attuali di Governo nazionale è aperto un dibattito che non vede, e non è affatto “scandaloso”, tutte le parti allineate e coperte sulle decisioni a mio avviso un po’ populistiche (evidentemente l’approccio “panem et circenses” funziona sempre) sulla festività “one-shot” (solo per il 2011) del prossimo 17 marzo per il 150° dell’Unità d’Italia.

(LINK a notizia www.ansa.it )
In questo quadro un po’ desolante sapete cosa succede a Rivignano?
Il nostro Sindaco Mario Anzil assieme ai vari Presidenti, Assessori Baron Toaldo, Marzio Giau, Tonizzo Massimo , Vello Vanessa, Bertoli, Odorico, Meret, ecc. ecc. hanno pensato bene di convocare il prossimo Consiglio Comunale lunedì prossimo, 14 febbraio, alle ore 14 del primo pomeriggio.
Il fatto è che lunedì prossimo anche per noi impegnati nell’amministrazione locale è una normale giornata feriale e lavorativa in cui si (si dovrebbe), da normali cittadini, contribuire alla generazione di prodotto di questa benedetta Italia che scricchiola, come tutti.
Invece no!
Dovremo assentarci dal nostro lavoro per un intero pomeriggio (e magari qualcuno, perché comunque pagato, lo farà anche il mattino) perché doverosamente e responsabilmente dobbiamo partecipare al Consiglio Comunale.
Ma le attività o le aziende per le quali lavoriamo, e quindi il sistema Italia in generale, perderanno produttività, fatturato, reddito (ovviamente mi riferisco alla questione di principio, più che al valore economico assoluto; ma se in troppi in Italia incominciassero ad avere sto "vizio"!).
Ma non solo!
Il conto che arriverà a tutti voi (e noi), cari concittadini di Rivignano, sarà ben più salato perché sarà il nostro Comune a dover pagare alle aziende per cui lavoriamo la mezza giornata (per qualcuno pure la giornata intera?) di nostra assenza dal lavoro. Così oltre che al normale gettone di presenza, nella maggior parte dei casi unico costo per i Consigli che si tengono di sera, questa volta il nostro Comune dovrà pagare molto di più solo perché sti signori han pensato bene di fare Consiglio alle due del pomeriggio di un giorno lavorativo anzichè, come di solito si fa, la sera quando la maggior parte di noi ha terminato di lavorare e non "pesa" sulle attività lavorative e sul Comune.
Se non al solito orario delle 20.30, perché non prevedere questo Consiglio alle ore 18, ad esempio?!? Non è che qualcuno deve andare a farsi San Valentino?
Ma tanto paga “Pantalone”.

1 commento:

  1. ... e l'impossibilità dei cittadini di assistere al Consiglio Comunale più importante dell'anno dove la mettiamo ? ... forse è fatto ad hoc!
    Viva la democrazia e la trasparenza!!!!

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